La sensazione è che Milano sia tornata a contare più di tutte le altre passerelle. Grazie alle sfilate di Gucci, Moschino, Prada e anche l’intramontabile Giorgio Armani quella che si respira è un’aria nuova e davvero ricca di evocazioni e ispirazioni. Se Gucci ha fatto sfilare i suoi modelli privandoli di ogni genere, ricoperti di abiti oversize e ricchi di rimandi – dalla tundra dei paesi sovietici agli anni Ottanta – nel bel mezzo di una corsia di ospedale, Miuccia Prada ha reinventato per l’ennesima volta la sua femminilità.
Il richiamo è il nylon delle collezioni Prada degli anni Novanta, quando Luna Rossa era la barca che vinceva ogni competizione velistica. E poi i colori fluo, la tecnologia e i tessuti sportivi che invece che snaturalizzare la donna nelle sue forme la rendono ancora più femminile e la emancipano dalla classica scelta estetica della sensualità. Jeremy Scott per Moschino, sempre più irriverente, sceglie invece di far sfilare delle donne elegantissime ma verde lime, quasi come Jim Carrey in The Mask. Ennesimo richiamo alla cultura pop anni Novanta, nel caso qualcuno si chiedesse quali siano le influenze più attuali del momento.
A rompere la voglia di stupire e di rompere gli schemi, il divo Giorgio, che non smette mai di mettere al centro la donna nelle sue creazioni. I pantaloni in cachemire – rigorosamente grigio Armani – le giacche asimmetriche – in ricordo delle sue creazioni di qualche anno fa – i cappottoni con la cintura stretta in vita a sottolineare i fianchi, ma in maniera delicata e soltanto accennata. Quella di Armani è una donna sempre iper femminile e sempre di classe, e mentre Dolce&Gabbana sceglie di far sfilare i suoi accessori – borse, scarpe e chi più ne ha più ne metta – con l’aiuto dei droni, il nostro cavaliere alla Legion d’Onore sceglie sempre di non abbandonare la strada che lo ha reso celebre e riconoscibile in tutto il mondo.
Anche durante questa settimana della moda First ha dato il suo contributo con indossatrici e modelle che hanno potuto rendere ancora più bella e significativa la moda italiana invernale 2018-2019.
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