Damiano dei Måneskin: dandy, rock, dagli occhi penetranti valorizzati da tanta matita nera e mascara.
La maggior parte di noi lo ricorda così, prima dei tentativi di “risanamento estetico” ipotizzati da Vanity Fair che hanno visto il look del giovane cantante trasformarsi da seducente bad-boy style, scarmigliato e selvaggio, all’immagine tipica del bravo ragazzo, ben vestito e pettinato.
Il cambiamento che ha destato più scalpore è stato il cambio di make-up: non solo delle sopracciglia più definite che ben poco hanno a che vedere con quelle naturali e folte degli esordi, ma soprattutto un viso scolpito a colpi di correttore, illuminante e terra da fare invidia a chi sulle tecniche di contouring ha costruito un impero commerciale, truccato talmente bene da riuscire a nascondere perfettamente anche la sua barba tardo-adolescenziale.
Sul suo profilo Instagram cominciano a comparire foto in cui la sua chioma selvaggia lascia spazio a un hair style impomatato, con tutti i capelli tirati indietro e composti, ma soprattutto alcuni scatti al naturale, in cui la nuova promessa del rock italiano compare senza un velo di trucco.
In particolare, Damiano dei Måneskin è stato recentemente avvistato nel parterre di sfilate di alta moda uomo con look molto eleganti, dai dettagli bon ton o caratterizzati da grandi classici come il dolcevita: ci riferiamo alla sfilata Fendi a Milano, dove il cantante era posizionato in prima fila con reverse delle giacca logata, e a Parigi, per Valentino, dove ha sfoggiato un look total-black e un’attitudine molto contenuta, differente dall’esuberanza che lo ha reso famoso a X-Factor.
Ci piace sempre? Questo è certo. Ma è lecito domandarsi quanto questo cambiamento di stile apporti benefici alla sua immagine di rocker. Dove è finito il Damiano dei Måneskin con i tacchi a spillo?, si chiede Vanity Fair. E ce lo chiediamo anche noi: che fine ha fatto il front-man provocatorio, ribelle, dagli occhi truccati e dallo sguardo di fuoco?
Damiano dei Måneskin, insomma, non dovrebbe proprio privarsi del mascara, che valorizza i suoi occhi di giovane rockettaro: dopotutto, se ben applicato, il trucco c’è, ma non si vede. Soprattutto visto che il make-up, un tempo appannaggio esclusivo delle signore e dei personaggi dello showbusiness, oggi è ormai entrato a pieno regime nella beauty routine di molti uomini.
Senza tenere conto di chi del trucco ne ha fatto un prezioso alleato di stile: Keith Richards, papà dei Rolling Stones, non disdegna matita nera e kajal neanche oggi che ha 74 anni. David Bowie ha fatto breccia nei nostri cuori e nella nostra immaginazione proprio grazie ai suoi make-up eccentrici. Vogliamo poi non citare Kurt Cobain, i Cure e il nostro connazionale Morgan?
Anche Johnny Depp, a cui Damiano dei Måneskin scherzosamente si paragonò in un post suscitando scalpore nella rete, risulta ancora più sexy nei panni del truccatissimo Capitan Jack Sparrow.
Riassumendo: mascara sì, mascara no? Matita sì, matita no?
Tutto sta nell’attitudine, nel saper portare, nell’inglobare armonicamente certe scelte estetiche all’interno del nostro look.